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Chi si salverà?

L’Articolo 11 della Costituzione dice: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Però è stato appena approvato l’aumento delle spese militari dagli attuali 68 milioni di euro al giorno a 104 milioni al giorno. Essere pacifisti è un’utopia? Sperare in un mondo senza guerre è un’amena favoletta? La guerra è talmente radicata nel cervello umano che, da sempre e ovunque, è il modo con cui le popolazioni hanno tentato di dominarsi a vicenda. Per i soldi, per il potere, per l’ambizione, per il territorio, per la religione. Di guerra dovremo finire, in un olocausto totale che finalmente ci spazzerà tutti via dal Pianeta. Risorgeranno solo gli scarafaggi che si erano nascosti in profondità, lontani dalle ricadute radioattive, corazzati e organizzati. Ed erediteranno la Terra, meritandosela.

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Arresti domiciliari

Dall’inizio della pandemia sono stata super-ligia alle regole. Mascherina FFP2 fin dall’inizio, incollata al naso non appena uscivo di casa. Lavaggio delle mani ossessivo, che infatti ormai ho due tozzetti rugosi e pallidi alla fine delle braccia, disinfettante da sala operatoria, solitudine non solo dei numeri primi ma anche di tutti gli altri. Bene. Dopo oltre due anni di guardia altissima, evitando amici, locali, negozi, vicinanze sospette, ho preso il Covid.

Io ho una malattia autoimmune quindi non è che un attacco di un virus furbo e malvagio sia proprio quello che rende felice il mio sistema immunitario. Il covid ha avuto un esordio pirotecnico: febbre a 39, vie respiratorie intasate che manco il raccordo anulare prima di Natale, spossatezza al limite del coma. E tutti a dirmi sei fortunata ad aver fatto i 3 vaccini sennò a quest’ora eri morta o almeno cosparsa di tubi in terapia intensiva. L’idea dei tubi in effetti è piuttosto terrorizzante.

Così io e il socio ci siamo chiusi in casa stile arresti domiciliari, con le bassotte perplesse e poi infastidite dal fatto che non si andava a spasso. I bisogni fateli sui tappetini, ragazze! Mia sorella ci ha lasciato ogni giorno pane e dolci fuori della porta. Ne ho approfittato per dormire tantissimo, guardare la signora Meisel su Prime Video, scrivere e farmi girare le scatole oltremisura, visto che tutte le mie ridicole paranoie non sono servite (quasi) a niente.

Ancora ho qualche sintomo e devo attestare la negativizzazione. In effetti mi sento ancora positiva, ovviamente non nel senso di ottimismo e fiducia nel futuro. Tutta questa storia mi ha dato una grande lezione di vita: se una cosa deve succedere, succede. Ma meglio se sei vaccinata.